I fondatori della pagina che oggi ha un seguito di circa 3.700 fan si definiscono «cittadini di Lambrate/Rubattino/Ortica e della zona 3» che «raccontano e denunciano la situazione di degrado, disagio e insicurezza del quartiere» attraverso «accurate descrizioni di avvenimenti, fatti, ma soprattutto attraverso inequivocabili foto, che testimoniano la situazione reale che alcune persone vogliono nascondere e che cercano di mistificare». Non solo immagini di degrado, a quanto pare. Ieri hanno pubblicato tutti i volti dei consiglieri Pd e dei partiti di maggioranza nel Municipio 3 che giorni fa hanno bocciato la mozione del Movimento 5 Stelle che chiedeva di bloccare il progetto di creare nuove residenze universitarie del Politecnico nelle aree del Centro balneare comunale Romano, in via Bacone. La maggioranza ha bocciato il testo grillino e ha presentato un ordine del giorno con proposte per garantire anche in futuro l'uso pubblico della piscina. «Lambrate Informa» - come i 5 Stelle - non si fida. E da ora in avanti, avvertono gli amministratori della pagina pubblicando le facce dei politici che hanno dato il via libera al piano, «pubblicheremo le posizioni del Municipio 3 che secondo il nostro pensiero danneggiano i nostri quartieri e i loro residenti. Pubblicheremo i volti di chi decide per noi a sfavore del futuro della zona. A breve: la bocciatura dei dissuasori per la carovana in via Cima». Un metodo che ha scatenato polemiche da sinistra. Il segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati esprime «solidarietà ai consiglieri di maggioranza vergognosamente attaccati da una pagina di pseudo informazione per aver respinto una mozione dei 5 Stelle. Non è che l'ennesimo atto di squadrismo digitale da parte di chi dimostra di non conoscere le regole della normale dialettica politica. E, invece, porta tutto ad un linguaggio e a metodi inaccettabili che ricordano un certo passato di cui francamente non sentiamo la mancanza». Si unisce la deputata dem Lia Quartapelle: «C'è chi ci mette la faccia ogni giorno e chi nasconde la propria dietro una pagina Facebook e incita alla gogna. É un invito alla violenza che qualifica chi lo promuove come squadrista». Il consigliere di Insieme x Milano Paolo Limonta avverte: «Ci piace il confronto politico, anche aspro, non le liste di proscrizione». E Sinistra x Milano con una nota denuncia come «inaccettabile la messa all'indice di chi la pensa in modo diverso». Secondo reazioni esagerate invece secondo il centrodestra. Per la consigliera comunale Fi Silvia Sardone «le dichiarazioni di Bussolati e della sinistra hanno dell'incredibile. La pagina web è molto visitata e ha da sempre a cuore i problemi del quartiere. Per caso gli esponenti politici hanno paura di far sapere quali sono le proprie scelte? Le votazioni sono pubbliche». Ed esprime semmai la «solidarietà a Lambrate Informa per il vergognoso attacco di squadrismo rosso». Il vicecapogruppo Fi Alessandro De Chirico riferisce che gli amministratori della pagina «da anni organizzano manifestazioni e petizioni per chiedere più decoro e sicurezza, ma sono apartitici. Pubblicare le foto dei consiglieri non è reato di lesa maestà, ma uno stimolo a fare sempre meglio
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